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Un
ricordo del giorno dell’inaugurazione
da parte della Presidente Comunale
Questi due
anni, così tanto e così poco sono durati i lavori di ristrutturazione
della nostra scuola, sono stati una gran bella avventura, con tutte le
sorprese e le incognite che un’avventura di così grandi dimensioni
comporta.
Per non parlare dell’antefatto (contatti con il CIF di Roma, progetti su
progetti, permessi, concessioni, Sovrintendenza, Vigili del Fuoco,
Comune…) anche quello particolarmente avventuroso per tutti coloro che
hanno deciso di intraprendere questo faticoso ma sicuramente stupendo
viaggio della Scuola Paritaria S. Teresa CIF di Cascina.
Il finale è oggi sotto gli occhi di tutti, è costato tanta fatica, anche
qualche lacrima; ci sono state anche incomprensioni, come nelle migliori
famiglie, ma tutto è servito per conoscerci e camminare insieme per
arrivare all’obiettivo comune.
Il
risultato è meraviglioso.
Possiamo
essere fiere di avere una scuola così; una scuola all’avanguardia che
risponde a tutta la normativa in fatto di edilizia scolastica, di
sicurezza antincendio, di normativa igienico- sanitaria…
E’ stata una grossa scommessa, fermamente voluta dalla presidente
provinciale, Milena Turini Burgalassi, che ha sempre creduto, insieme alla
presidente comunale, Chiara Bertini, all’importanza ed al valore di una
formazione educativa e cristiana per le nuove generazioni.
Ma,
entriamo per un momento, aiutandoci anche con l’immaginazione,
all’interno dell’edificio.
Salendo
per la scala monumentale, lasciandoci alle spalle i ricordi della scuola
gestita dalle Suore Teresiane, ci fermiamo al primo piano, il piano
signorile. Qui troviamo aule, corridoi, bagni con le volte affrescate, la
sala computer e multimediale, la biblioteca, i laboratori e le aule per la
continuità fra la scuola dell’infanzia e la prima classe della scuola
primaria, un terrazzo per le lezioni all’aperto.
Tutto è arredato con materiale nuovissimo e a norma, donato , in parte,
da famiglie di ex alunni. Niente è affidato al caso, tutto è tenuto con
cura e rispetto.
Al secondo piano, troviamo le celle delle Suore trasformate in luminosi
laboratori di lingua, arte e immagine, una spaziosa palestra con ogni
sorta di attrezzatura: canestro, fioretti, maschere per la scherma… e
ancora spaziose aule e bagni.
Il
giorno dell’inaugurazione dei locali ristrutturati è stato un gran
giorno per tutti, atteso e preparato con cura dalla direzione della scuola
aiutato dal personale docente, non docente e volontario.
Il taglio del nastro da parte della presidente provinciale affiancata dal
nostro Arcivescovo, Giovanni Paolo Benotto, è stato un momento toccante
per tutti.
La Santa Messa nell’ampio giardino della scuola, presieduta
dall’Arcivescovo di Pisa e concelebrata da sacerdoti ex alunni, Mons.
Giorgio Beconcini, Mons. Mario Stefanini, Mons. Stefano d’Atri e dal
consulente ecclesiastico del CIF provinciale, Mons. Giuseppe Guerri, è
stato altrettanto un momento forte che ha coinvolto alunni, insegnanti,
genitori, ex alunni, autorità e l’intera cittadinanza.
Le parole dell’Arcivescovo sull’importanza di una formazione cattolica
dei bambini e sulla continua e proficua collaborazione fra genitori ed
insegnanti hanno lasciato il segno.
Per un giorno sono tornate a “casa loro” anche le Suore; festeggiate
dai bambini di allora, ormai adulti e genitori felici di vedere che il
“loro lavoro” a Cascina non sì è fermato con il loro trasferimento
ma continua nello spirito e nell’insegnamento che loro hanno profuso per
tantissimi anni.
In questa giornata così importante non poteva mancare un incontro
conviviale in famiglia offerto dai genitori e dalla direzione della
scuola.
Tutti
hanno prestato la loro opera perché ogni cosa riuscisse alla perfezione.
La
scuola è rimasta aperta per l’intera giornata ed è stato un
“peregrinare” continuo di famiglie, di ex alunni, curiosi di vedere
aperti quei locali inaccessibili e sconosciuti dove “abitavano” le
Suore.
Le maestre si sono prodigate per accoglierli ed accompagnarli a visitare
l’edificio.
Come presidente del CIF comunale, sono orgogliosa di poter aprire le porte
della nostra scuola a ben 250 bambini, fra quelli della “sezione
primavera”, della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
Ringraziamo tutte insieme il Signore che ci ha dato la possibilità di
continuare la missione educativa e formativa che dal 1911, per molti anni,
e instancabilmente le nostre Suore hanno portato avanti.
E, a tal proposito, come non ricordare la Sig. Gina Bertini Casarosa che,
come ex alunna, spinta da un forte sentimento che la legava a questa
struttura e a tutto ciò che essa significava per lei e per i Cascinesi,
facendo suo il motto alfieriano “volli, sempre volli, fortissimamente
volli”, si è adoperata in mille modi affinché la scuola non chiudesse
e potesse garantire la continuità con il passato proponendosi come scuola
in grado di collaborare alla formazione integrale degli alunni.
La rispondenza dei genitori al nostro progetto educativo, di chiara
matrice cattolica, ci spinge ad andare avanti nonostante le inevitabili
difficoltà che incontriamo quotidianamente e che il Signore sia sempre al
nostro fianco e ci guidi sempre in questo difficile compito educativo
sulla strada che ci porta al Padre.
"Sono contenta che la scuola funzioni bene e che
sia all'avanguardia. E' un modo per noi che l'abbiamo lasciata di sentirla
viva, sempre meglio e sempre nella tensione di cercare il bene dei ragazzi
e delle famiglie. Complimenti per tutto quello che avete realizzato con
tanta passione e tanto amore. Il Signore vi doni tutte le sue grazie per
un futuro carico di bene e di risultati sempre più belli."
Suor
Pierantonia, Madre Generale delle Suore Carmelitane di S. Teresa
Si
è realizzato il sogno di Gina Casarosa da "Cronache e
opinioni" mensile del CIF Nazionale Grande
festa - sabato 31 maggio 2008 - alla scuola del CIF "Santa
Teresa" di Cascina per l'inaugurazione dei locali ampiamente
ristrutturati secondo le normative europee. Il taglio del nastro da parte
della Presidente Provinciale alla presenza dell'arcivescovo Giovanni Paolo
Benotto, del sindaco Moreno Franceschini e dalle rappresentanti
provinciali regionali e comunali del Centro Italiano Femminile, ha aperto
la visita ad una scuola che ha ritrovato l'antico splendore: apprezzati i
lavori di restauro dei soffitti e delle pareti affrescate, le aule
luminose e ben arredate ed il sapiente utilizzo di tutti gli spazi.
Centinaia le persone - genitori, ragazzi, ex alunni, autorità e semplici
curiosi - che hanno visitato con interesse la scuola, guardando ai
dettagli della struttura, come l'ascensore "trasparente - come fosse
un arredo - o la "mattonella spioncino", collocata sul pavimento
di una stanza sopra il portico, che in passato veniva usata per
controllare l'ingresso del portone centrale.
La Scuola Paritaria Santa Teresa è una scuola moderna, anche nella
didattica e nell'organizzazione: vi operano infatti, insieme alle
educatrici "di mestiere" , tanti volontari - soprattutto nonni e
nonne - attraverso una feconda collaborazione scuola-famiglia. Un rapporto
di dialogo che dovrebbe farsi avanti anche nelle scuole pubbliche! La
scuola Santa Teresa è il fiore all'occhiello del CIF, di tutto il CIF,
che con sacrificio ha guardato lontano, soprattutto alla preparazione
delle nuove generazioni. Ma essa è un bene prezioso per tutta la
comunità di Cascina, inserendosi di buon grado nella pluralità delle
offerte formative ed educative della zona.
La Presidente regionale del CIF, Mirta Lami, ha letto il messaggio
inviatole dalla Presidente Nazionale, Anna Maria Pastorino, che non è
potuta intervenire per motivi di salute. Pastorino ha evidenziato il ruolo
del CIF nella società di oggi per quanto riguarda il tema
dell'educazione. Una tradizione costante, iniziata con la nascita
dell'associazione a tutti i livelli, quella di preoccuparsi di formare le
nuove generazioni a diventare persone e cittadini maturi, sensibili alle
problematiche della società. "Questa scuola è un esempio di questo
impegno del CIF:auguro ad essa di continuare a svolgere questa funzione
nella comunità di Cascina e che possa continuare a dare quella
collaborazione di cui il CIF è estremamente capace creando relazioni e
solidarietà tra le persone".
La presidente provinciale del CIF, Milena Burgalassi, ha ringraziato
l'arcivescovo per la sua presenza e per la benedizione della scuola. Ha
poi salutato con soddisfazione la rinnovata struttura, pronta a vedere
l'arrivo di nuovi bambini nel prossimo anno scolastico. La presidente
provinciale ha evidenziato il grande sforzo economico del CIF provinciale
messo in atto in questi ultimi anni per far fronte ai lavori di
consolidamento e ristrutturazione per la messa a norma dei locali. (...)
La presidente ha inoltre ringraziato le Suore Teresiane che hanno gestito
la scuola prima del CIF ed ha ricordato la sig. Gina Casarosa, allora
presidente provinciale dell'associazione, che "ci ha lasciato questo
bene, che è diventato, sempre più, un servizio per tutta la comunità di
Cascina e per quella dei dintorni". La presidente provinciale ha
infine ringraziato la presidente comunale per la costante e continua
collaborazione durante la fase dei lavori, le maestre, i genitori, i
bambini e gli ex allievi della scuola, che sono intervenuti numerosi alla
cerimonia di inaugurazione.
La presidente comunale, nonchè legale rappresentante della scuola, Chiara
Bertini, ha spiegato i lavori che sono stati eseguiti, ha ringraziato le
maestranze che hanno lavorato con professionalità ed impegno,
evidenziando le difficoltà di coordinare il lavoro della ristrutturazione
con quello dell'insegnamento per non far perdere un solo giorno di scuola
ai ragazzi.
Dopo la visita alla scuola, l'arcivescovo, Mons. Giovanni Paolo Benotto,
ha presieduto - nella cornice del giardino della scuola - una Celebrazione
Eucaristica alla quale hanno partecipato Mons. Giuseppe Guerri, consulente
ecclesiale del CIF provinciale, don Paolo Paoletti, proposto di Cascina e consulente
ecclesiastico del CIF comunale, e alcuni sacerdoti accomunati dalla
frequenza, nella loro infanzia, della scuola materna ed elementare Santa
Teresa. Mons. Stefano d'Atri, proposto di San Martino a Pietrasanta, Mons.
Giorgio Beconcini, vicario episcopale per la pastorale sanitaria, Mons.
Mario Stefanini, proposto di San Piero a Grado, non hanno voluto passare
sotto silenzio l'occasione di rivedere i luoghi della loro prima
formazione e l'incontro con le Suore Teresiane che in tempi passati
gestivano la scuola e che sono giunte numerose da vari conventi della
Toscana.
L'Arcivescovo, nella sua omelia, commentando il brano del Vangelo che
parla della visitazione di Maria a Elisabetta, ha ricordato che "la
scuola è il luogo dove il bambino ha casa, ma anche le mamme e i babbi,
insieme a tutti coloro che portano avanti il lavoro dell'educazione, hanno
casa nella scuola".
Mons. Benotto ha quindi messo in evidenza che la scuola non può
qualificare veramente se non s'è un incontro tra la scuola stessa e la
famiglia: "oggi si delega tutto, forse troppo. Alla scuola si delega
la formazione, alla chiesa la catechesi, alle istituzioni molte altre
cose,...".
L'arcivescovo ha quindi ricordato la sig. Gina Casarosa, ingegnosa
presidente del CIF provinciale, che ha avuto il coraggio di non delegare,
ma anzi di assumersi l'onere e la responsabilità di gestire questa
scuola. Un coraggio che ha guardato lontano, soprattutto ad un modo
diverso di essere presenti nella società come agenzia educante. Mons.
Benotto ha quindi ribadito che "nessuno ha il diritto di sostituirsi,
nell'educazione, alla famiglia. Molte sono le agenzie, ma tutte possono
solo essere di aiuto e di sostegno alla famiglia".
L'arcivescovo ha poi messo in evidenza la forza dei bambini di mettere in
relazione gli adulti: una capacità che c'è nella scuola e nella
parrocchia. "Attraverso i bambini le famiglie diventano amiche, i
bambini diventano quindi tramite di comunicazione. Ma i bambini non devono
essere strumentalizzati, come accade nella cultura di oggi". E'
dunque necessaria "una formazione integrale: la cultura che non ha
attenzione all'anima diventa cultura senza cuore. Occorre completezza
nella formazione, per portare i bambini ad essere persone mature, che si
nutrono non di solo pane".
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